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Rigatoni alla gricia

  • Bakerytales
  • 6 gen 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Eccoci con la seconda ricetta che popolerà questa sezione dedicata alla cucina romana. É una ricetta facile facile e davvero veloce. C’è chi la chiama l’amatriciana senza pomodoro, chi la carbonara senza uova... sta di fatto che stiamo parlando della gricia che prevede solo 3 ingredienti: guanciale (amatriciano possibilmente!), pecorino romano e pepe.

Permettetemi delle licenze poetico-romane in questa preparazione perché scrivere le dosi é davvero difficile; in questo piatto vince l’abbondanza, il proprio gusto e la capacità del proprio stomaco!


Ingredienti per 4 persone:


200 g di guanciale amatriciano

Pecorino romano: a sentimento 😜

Pepe qb

400 g di rigatoni (per chi è a dieta!) altrimenti, anche qui, a sentimento


Tagliate il guanciale a listarelle sottili e mettete in padella. Il segreto per un guanciale croccante é cuocerlo a fuoco bassissimo. Vedrete che la carne perderà tutto il grasso che vi servirà poi per mantecare la pasta. Quando il guanciale sarà dorato e avrà rilasciato tutto il suo succo, raccoglietelo in una schiumarola, fatelo scolare e mettete da parte su carta assorbente. Spegnete il fuoco sotto la padella e lasciatela chiusa con un coperchio.


Nel frattempo avrete messo sul fuoco l’acqua con il sale, quando bollirà, calate i rigatoni. Un minuto prima del termine di cottura, riaccendete il fuoco della pentola in cui è rimasto il grasso del guanciale, e mettetevi i rigatoni.

Qui consiglio di non scolare la pasta ma di metterla in padella con la schiumarola per due motivi: la pasta rimarrà più acquosa (acqua che vi servirà per mantecarla) e inoltre avrete a disposizione l’acqua di cottura che vi servirà sempre per la mantecatura con il pecorino.


A questo punto, a fuoco vivace, saltate la pasta aggiungendo pecorino e pepe a pioggia, in base ai gusti, e aggiungete anche l’acqua di cottura per avere una consistenza scivolosa.

Ricordate la regola : in padella la pasta deve essere un po’ più cremosa di come la vorreste nel piatto!

Mettere sopra il guanciale messo da parte e saltate un’ultima volta la pasta per amalgamare il tutto!


Qui vi lascio un consiglio prezioso di Aldo Fabrizi:

“Er sale è mejo poco, l'acqua assai, un litro a etto, l'unica maniera, perché la Pasta nun s'incolli mai. Un'antra cosa: mai bollilla stretta, e quanno l'acqua è in piena bollitura, se butta giù e la pila se riattura pe' fà riarzà er bollore in fretta in fretta.”




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